
Abbiamo incontrato Fulvio Massa, fisioterapista presso il Poliambulatorio di Alessandria, per parlare di un nuovo trattamento del pavimento pelvico eseguito in Casa della Salute. Il percorso fisioterapico inizia da una prescrizione medica, per questo motivo abbiamo intervistato anche due urologi di Casa della Salute: il Dott. Angelini e la Dott.ssa Venezia.
Il trattamento del pavimento pelvico
Fulvio Massa, Fisioterapista. Quali sono le problematiche più comuni riferite al pavimento pelvico e quale incidenza hanno sulla popolazione?
Le problematiche che si presentano più frequentemente nell’ambito fisioterapico sono legate a fenomeni di incontinenza urinaria oppure a situazioni di dolore pelvico cronico o ricorrente. In particolare, che si tratti dell’avanzamento dell’età, della nascita di un figlio, della menopausa oppure di atlete e sportive a livello agonistico, le donne chiedono frequentemente trattamenti e soluzioni per affrontare l’incontinenza urinaria.
Secondo una ricerca dell’Ospedale San Raffaele di Milano il disturbo colpisce soprattutto in età avanzata, cioè sopra i 60 anni. Tuttavia si può presentare a qualsiasi età, infatti un significativo 20% dei casi riguarda le donne al di sotto dei 30 anni e ben il 40% riguarda donne con età compresa tra i 30 e i 50 anni. L’incontinenza è un problema importante anche per molti uomini, infatti ne soffre una percentuale variabile tra il 2 e il 10% della popolazione maschile, anche se è confessato solamente da pochi.
Cosa può fare il settore fisioterapico per aiutare le persone che presentano queste problematiche?
I disturbi del pavimento pelvico costituiscono da sempre uno dei punti di applicazione della attività fisioterapica. Fino a poco tempo fa, le metodiche principalmente utilizzate erano costituite dalla ginnastica specifica e da trattamenti manuali ed osteopatici.
Recentemente la ricerca scientifica ci ha messo a disposizione una metodica efficace, di semplice utilizzo, indolore e non invasiva per trattare l’incontinenza urinaria.
L’iter per il trattamento
Per eseguire il trattamento il paziente non deve togliere gli indumenti e deve semplicemente sedersi su una sedia che emette energia elettromagnetica focalizzata che, agendo in profondità, stimola l’intera area del pavimento pelvico. Gli effetti terapeutici vanno dal trattamento dei muscoli al recupero del controllo della vescica.
Il percorso, infine, si completa con l’integrazione di esercizi specifici e altre tecniche di terapia manuale ed osteopatica sul bacino e sulla colonna, qualora il medico lo ritenesse necessario.
La nostra forza è legata al fatto che la proposta terapeutica è sostenuta da una equipe di professionisti rappresentata da medici specialisti in urologia, ginecologia e fisiatria che ci consente di poter supportare il paziente durante tutto l’iter terapeutico, dalla diagnostica alla valutazione specialistica fino al trattamento fisioterapico.
Il ruolo dell’urologo
Dott. Angelini, quale può essere il ruolo dell’urologo nel caso in cui il paziente soffra di dolori al pavimento pelvico e/o di incontinenza urinaria, ma non ne conosce la causa?
La visita con l’urologo ha il compito di individuare fattori di rischio, abitudini dannose, patologie che si sono verificate in passato o ancora presenti. E’ molto importante escludere una storia di infezioni recidivanti, altre malattie che si manifestano con l’incontinenza come calcolosi, tumori della vescica o della prostata. L’urologo quindi prende in carico il paziente a 360 gradi. Per fare questo serve tutta la documentazione clinica precedente ed è consigliabile portare già alla prima visita esame urine e urinocoltura per le donne, esame urine, urinocoltura e PSA per gli uomini.
Sono necessari esami diagnostici per individuare problemi al pavimento pelvico? Se sì, quali?
Durante la visita si raccoglie la storia clinica del paziente, si esegue un esame obiettivo e potrebbe essere utile un’ecografia con il controllo del residuo di urina in vescica dopo minzione. Eventuali esami successivi saranno decisi nel corso del primo incontro o successivamente in base alla risposta al trattamento.
Individuazione del percorso terapeutico più adatto
Il percorso terapeutico inizia generalmente con trattamenti non invasivi e con suggerimenti sullo stile di vita. Sempre nell’ottica di fornire trattamenti efficaci e non invasivi si inserisce sia la fisioterapia tradizionale che quella con tecnologie innovative.
Nelle forme di incontinenza mista e da sforzo a queste metodiche si associa molto spesso la prescrizione di farmaci che riducono le contrazioni indesiderate della vescica. Per il dolore pelvico si possono utilizzare farmaci antinfiammatori, miorilassanti o antidolorifici. Il trattamento chirurgico viene preso in considerazione solo in seguito e nei casi di incontinenza più severa.
Il paziente ha già una diagnosi e conosce la causa del problema: Dott.ssa Venezia, che ruolo può avere l’urologo in questo caso?
Lo specialista deve assicurarsi che il paziente abbia ricevuto una diagnosi corretta, presupposto fondamentale, in quanto i differenti tipi di incontinenza hanno uno o più meccanismi patologici che, ovviamente, dovranno essere trattati in maniera diversa, talvolta anche con approcci terapeutici multipli.
Altro punto fondamentale è spiegare al paziente quali sono le strategie terapeutiche più efficaci per il problema specifico ed eventuali controindicazioni. Spesso i pazienti vengono a conoscenza di specifici trattamenti attraverso amicizie, programmi televisivi, internet, social network, non sempre applicabili nel caso specifico. Le terapie non sono universali, devono essere “cucite addosso” ad ogni paziente.
Le cause
Quali sono le cause più diffuse?
Il disturbo può derivare da una varietà di condizioni, di cui le più frequenti includono cambiamenti fisici derivanti dalla gravidanza, dal parto, dalla menopausa o da interventi di rimozione dell’utero (isterectomia), oltre che dall’ invecchiamento.
Altre cause possono essere tumori, infezioni del tratto urinario, disturbi neurologici, ma anche farmaci, disturbi/traumi psicologici, alterazioni ormonali… e, come è facilmente comprensibile, ogni causa avrà una sua specifica terapia.
L’urologo può avere un ruolo anche alla fine del trattamento?
La valutazione specialistica urologica è un momento fondamentale prima, durante ed al termine del trattamento. Ciò per escludere intolleranze alla terapia proposta e per valutare con specifici test (prima e dopo il trattamento), il miglioramento dell’incontinenza, senza trascurare la tollerabilità, la riproducibilità, le aspettative e la soddisfazione del paziente.
Il trattamento per il pavimento pelvico è disponibile in Casa della Salute ad Alessandria in Via Bonardi 25 presso Centogrigio.
Per maggiori informazioni: 010 9641083